
ZERBINI CON LA LEGA – Però la nota continua deviando su un argomento controverso quanto i precedenti, ma questa volta nuovo; Enrico Capoferri, il ragazzo che ha scritto la denuncia, racconta:” Porrò dunque all’attenzione di chi legge un altro interrogativo di natura etica: é opportuno che in un edificio scolastico pubblico vengano posti i simboli di un partito politico? E’ mai capitato a qualcuno di voi di entrare in una scuola e vedere dipinti sui banchi piccoli simboli di UDC, PDL, PD, IDV, sinistra o destra extraparlamentare? Falci e martelli, svastiche? Sono curioso: se visitaste un edificio scolastico i cui zerbini, i posacenere sui cestini dell’immondizia, ed ogni banco riportassero inciso in modo indelebile il simbolo della Lega Nord, quale sarebbe la vostra reazione?” .
LA SCUOLA DI CHI E’ ? – Insomma sui cestini dell’immondizia della scuola c’è il simbolo della Lega e questo potrebbe far nascere qualche ironia; purtroppo però c’è invece poco da ridere. C’è stata una polemica planetaria per il crocifisso nelle scuole e invece ci sono forze politiche che evidentemente ritengono che sia lecito etichettare con il proprio logo un edificio che per sua natura dovrebbe essere neutro e non abusare della sua funzione infuenzando le menti di chi lo frequenta come studente. Continua Enrico ponendosi una domanda che ci faremmo tutti:” Per quanto l’edificazione di un nuovo polo scolastico possa essere vanto di un’amministrazione comunale, questo legittima la stessa a “marcare” indelebilmente l’opera? Personalmente ritengo che molte amministrazioni “radicate nel territorio” stiano operando sulla base di un enorme equivoco: chi viene eletto, anche a maggioranza bulgara, dai cittadini ha il compito di amministrare la cosa pubblica nell’interesse di TUTTI I CITTADINI, e non facendo riferimento esclusivo ai propri elettori. Molti politici oggi giocano su questo equivoco, attribuendo al cittadino la volontà dell’elettore. Non vi é nulla di più grossolano! ”
Se non ci fossero i video a testimoniare la veridicità delle affermazioni di Enrico si potrebbe pensare ad uno scherzo, ma non è così. Invece a scuola tra faccioni di Miglio che campeggiano nei corridoi E posaceneri con il simpolo della Lega, più che sembrare nella Repubblica Italiana, parrà ai ragazzi di essere stati catapultati in uno stato da operetta, di quelli con nomi fantasiosi e buffi, come Cialtronia, per esempio. Ad Adro l’amministrazione comunale evidentemente si organizza per finire periodicamente sui media, magari la prossima volta ci riescono per qualcosa di positivo.
FRANCESCO COVIELLO
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