La penetrazione sempre più ampia della criminalità organizzata, e non, all’interno della società italiana, unita ad un evidente decadimento delle virtù civiche, costituisce un pericolo tra i più gravi per il Paese; una minaccia a cui va posto un solido argine, facendo particolare attenzione all’educazione dei più giovani e ai modelli di condotta di vita a cui essi si ispirano. Consideriamo tutte le iniziative volte a diffondere il valore della legalità tra le giovani generazioni, a scuola come in ogni ambito della vita sociale, meritevoli di grande apprezzamento. Siamo felici, perciò, di dare il nostro plauso a “Diamo un calcio alle mafie”, il torneo di calcio a 5 promosso da Rete degli Studenti medi Potenza, Libera Basilicata e Radio Red Azione, che si rivolge agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Basilicata. Non si tratta di una gara competitiva – comunica Leonardo Volturno, responsabile di “Studenti progressisti – Club dello Sperma Fortunato” per il progetto in questione -bensì di un “campionato” che con regole atipiche (l’assenza dell’arbitro, conferimento di punti aggiuntivi per la presenza di ragazze in squadra o per aver portato uno striscione antimafia, forti penalità per i falli) si propone di combattere la violenza, che dilaga negli stadi, la criminalità organizzata, che spesso e volentieri si intreccia con le attività sportive, e l’omertà, vero brodo di coltura delle organizzazioni criminali. Condividendo pienamente lo spirito e gli scopi dell’iniziativa, non ci limitiamo ad un sostegno simbolico, ma comunichiamo la partecipazione al torneo di una squadra formata da aderenti a “Studenti progressisti – Club dello Sperma Fortunato”, con la volontà di contribuire anche noi a belle giornate di sport pulito, sano e responsabile, per dare tutti insieme un calcio alle mafie.
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